Il progetto “Design Playfully: change with a Smile”, sviluppato da Studio SHIFT nell’ambito dell’iniziativa #DEMO2024 con il contributo di Regione Lombardia, include due eventi – uno a Bari e uno a Bergamo – che hanno esplorato l’uso innovativo del design e della gamification per promuovere cambiamenti positivi e coinvolgere la comunità.
L’iniziativa, che ha coinvolto designer, giovani talenti e creativi da tutta Italia, raccoglie l’eredità di due progetti precedenti di rilievo locale: Design Sprint 4ETS – sempre realizzato con il contributo di Regione Lombardia (bando DEMO 2022) – e TAG35, ideato da Alchimia e Studio SHIFT con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Il Design Playfully Event barese, invece, è entrato in sinergia con il progetto SUNPLUGGED promosso da Basso Profilo, ArQuente Associação Cultural dal Portogallo e Transversal Project AB dalla Svezia, sostenuto da Camera Commercio di Bari e Fondazione Puglia. Un’opportunità unica per il design lombardo di costruire nuove connessioni internazionali, espandendo il dialogo e le reti professionali verso nuovi orizzonti.
Ma com’è andata? Scopriamo i risultati e gli impatti di Design Playfully!
Design Playfully event 1 – Bari Solar Design Lab: un laboratorio di design per la transizione verde
Nel mese di ottobre 2024, la città di Bari è stata protagonista dell’evento condotto da Studio SHIFT e ospitato dal partner italiano Basso Profilo APS. Stiamo parlando del Bari Solar Design Lab, parte dell’ambizioso progetto internazionale SUNPLUGGED, finanziato dal programma Creative Europe.
Il Bari Solar Design Lab si è svolto presso Spazio Murat, un importante centro di design e arte contemporanea a Bari, con due giornate di lavoro collaborativo intenso.
L’iniziativa si è posta degli obiettivi ambiziosi:
- La promozione della collaborazione tra creativi, professionisti, istituzioni e aziende per lo sviluppo di progetti a impatto sociale ed ecologico;
- Il sostegno all’innovazione attraverso la promozione di nuove idee capaci di generare soluzioni concrete a problemi ambientali urgenti.
- L’istituzione di nuove partnership per favorire la sinergia tra pubblico e privato nell’uso delle risorse rinnovabili;
- La sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della sostenibilità e dell’energia solare.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo del design sostenibile, esplorando il potenziale dell’energia solare come motore per una transizione ecologica responsabile e innovativa.
Grazie ad una serie di workshop pratici, dibattiti e attività hands-on, il laboratorio ha fornito gli strumenti necessari per trasformare le loro idee visionarie in soluzioni concrete e a basso impatto ambientale.
Il cuore del Bari Solar Design Lab è stata la metodologia dei Triangoli di Futuro, uno strumento concettuale usato nella disciplina degli studi sul futuro (“Futures studies”) per esplorare scenari possibili e comprendere come diversi fattori possano influenzare il loro sviluppo.
Questa metodologia, basata sulla teoria dei coni di Voros, non limita la visione del futuro a un singolo percorso determinato, ma considera una molteplicità di futuri probabilistici che coesistono in una sorta di sovrapposizione.
I Triangoli di Futuro, proposti da Sohail Inayatullah, operano attraverso tre forze principali che agiscono come leve per la costruzione del futuro:
- Pull of the future: la visione del futuro desiderato, rappresentando le aspirazioni e gli obiettivi a cui tendiamo.
- Weight of the past: il peso delle tradizioni e dei vincoli sociali, economici o politici, che possono frenare il cambiamento.
- Push of the present: le dinamiche attuali, come l’innovazione e le sfide ambientali, che spingono verso nuove direzioni.
Attraverso l’uso di questa metodologia, i partecipanti del Bari Solar Design Lab hanno avuto l’opportunità di esplorare futuri possibili, plausibili e desiderabili, sviluppando progetti concreti incentrati su tre temi cruciali per la sostenibilità ambientale:
- Il futuro delle narrazioni: come le storie possono promuovere il cambiamento culturale, influenzando positivamente il comportamento verso un utilizzo più consapevole delle risorse naturali.
- Il futuro degli habitat: come ripensare gli spazi abitativi per allinearli ai principi della sostenibilità (in questo caso, l’obiettivo era progettare soluzioni che riducessero l’impatto ambientale delle costruzioni e promuovessero l’uso efficiente dell’energia solare).
- Il futuro dei materiali: i partecipanti sono stati incoraggiati a esplorare l’uso di materiali sostenibili, riciclati o biodegradabili, sviluppando processi produttivi ispirati alla natura nel campo della produzione e del riciclo.
Grazie a questo approccio operativo, i team partecipanti hanno sviluppato soluzioni di design che mettono al centro l’energia solare per reinterpretare tematiche urgenti quali il cambiamento climatico, l’uso delle risorse rinnovabili e il futuro delle città sostenibili.
I progetti creativi presentati, tre in particolare, si sono auto valutati per la loro originalità e il potenziale di sviluppo:
- Sun-frame, il progetto vincitore di Annachiara e Ilenia, è un’installazione pubblica che cattura la luce del sole e la trasforma in un’esperienza sensoriale unica. Oltre a essere un’opera d’arte, invita alla riflessione sul nostro rapporto con la natura e sulla necessità di rallentare i ritmi frenetici della vita moderna.
- Materia Viva, di Alessandra, Dino e Jacopo, è un kit modulare innovativo progettato per trasformare scarti in risorse utili. Ogni kit funge da laboratorio mobile, offrendo soluzioni pratiche che spaziano dal riciclo della plastica per la stampa 3D alla creazione di filati da scarti vegetali, fino a un kit orto per l’autoproduzione alimentare. Un modulo energetico integrato consente la gestione della produzione di energia rinnovabile per alimentare i box collegati.
- Rootspot è un progetto pionieristico di Vincenzo, Gabriele e Chiara che utilizza il sale come risorsa principale per la costruzione di edifici sostenibili e autosufficienti, alimentati da energia solare e progettati per la climatizzazione naturale. Si andrebbe così a creare un villaggio che funge da hub per il turismo sostenibile, dove turisti e residenti possano partecipare ad attività pratiche legate all’uso del sale come materiale da costruzione, oltre ad eventi culturali che celebrano la tradizione pugliese.
I progetti presentati dai partecipanti, oltre ad essere esteticamente accattivanti, offrono soluzioni concrete a problemi complessi, restituendo uno sguardo promettente su come design, patrimonio low tech del passato, ma anche innovazione e sostenibilità con tecnologie contemporanee possano svolgere un ruolo determinante per la transizione ecologica.
Design Playfully event 2 – Alchimia Game Design Day: un gioco per esplorare il mondo cooperativo
Bergamo è stato il secondo territorio in cui abbiamo portato il co-design come leva, in questo caso per il benessere organizzativo.
Sabato 9 novembre 2024, presso gli spazi accoglienti e inclusivi di “BOPO” a Ponteranica, insieme a Cooperativa Alchimia si è svolto il playfully event “ALCHIMIA: il potere della cooperazione”, un workshop in cui abbiamo sperimentato un vero e proprio gioco da tavolo frutto del lavoro metodologico condotto da giovani designer e soci dipendenti di Cooperativa Alchimia, con la supervisione e il coordinamento di Studio SHIFT.
Insieme a loro e al gruppo dirigente abbiamo scelto di utilizzare il gioco per contemporaneamente divertirsi e ragionare sulle dinamiche organizzative nelle cooperative sociali, anche in ottica di change management.
Questo metodo ha stimolato i partecipanti a pensare alle dinamiche lavorative e partecipative: attraverso attività di gruppo, giochi di ruolo e tecniche creative, abbiamo esplorato insieme come rendere il lavoro più stimolante e gratificante; invitare i dipendenti a diventare anche soci della cooperativa; raccontare il ruolo di Cooperativa Alchimia al territorio.
Durante gli incontri abbiamo utilizzato una serie di strumenti e tecniche di gamification, tra cui:
- Creazione di scenari futuri per immaginare come potrebbe essere il lavoro in Alchimia nei prossimi anni;
- Design thinking per risolvere problemi e trovare soluzioni innovative con un approccio creativo;
- Prototipazione per visualizzare le idee e testarle.
Il prodotto-gioco stimola la creatività, la collaborazione e la risoluzione dei problemi. Applicato al mondo del lavoro, contribuisce ad aumentare la motivazione, rendendo le attività più divertenti e coinvolgenti. Inoltre, favorisce l’innovazione, incoraggia la nascita di nuove idee e soluzioni e migliora la comunicazione, creando un ambiente di lavoro più positivo e coeso.
L’incontro aperto al pubblico e ai soci del 9 novembre ha visto presenti 20 partecipanti, che hanno potuto testare il gioco da tavolo realizzato, facilitati dai conduttori: ovvero “giovani” soci che hanno affiancato Studio SHIFT in tutto il percorso ideativo del Design Playfully Event 2.
I commenti alla sessione sono stati raccolti attraverso un questionario di gradimento digitale, dal quale sono emersi alcuni indicatori significativi: su una scala valutativa da 1 a 5, valutazioni molto positive (punteggio 4 o 5) sono state attribuite alla qualità della grafica, alla chiarezza e comprensione delle regole e alla giocabilità generale. Il 90% dei partecipanti hanno confermato l’apprezzamento dello strumento nel suo complesso!
Design Playfully ha permesso di realizzare quanto precedentemente immaginato: la creazione di un gioco da tavolo co-creato con i dipendenti di Cooperativa Alchimia. Plancia, carte, pedine e dadi: tutto è stato oggetto di riflessione e attenta pianificazione, senza lasciare nulla al caso.
Grazie a questo progetto, Cooperativa Alchimia potrà:
- Migliorare l’esperienza dei dipendenti rendendo il lavoro più stimolante e gratificante.
- Aumentare l’efficienza dei processi identificando nuove modalità di lavoro più efficaci.
- Rafforzare la cultura aziendale promuovendo la collaborazione e il senso di appartenenza.
- Innovare i propri servizi sperimentando nuovi approcci e soluzioni.
Il progetto Design Playfully dimostra che il gioco può essere uno strumento potente per trasformare le organizzazioni e si configura come una best practice replicabile: siamo convinti che questo approccio possa essere adattato a diversi contesti per rendere il lavoro più umano e sostenibile.